Specola dei Mondi d’Oriente
All’ultimo piano della Biblioteca comunale Mozzi – Borgetti si trova il museo permanente Specola dei mondi d’Oriente.
Nel luogo deputato in passato alle osservazioni astronomiche oggi è possibile gettare lo sguardo verso Oriente. Il legame tra Macerata e l’Oriente ha radici lontane e vede in Padre Matteo Ricci il capostipite di questa relazione culturale che si chiude cronologicamente con la figura di Giuseppe Tucci.
Sei sono i personaggi presentati: Matteo Ricci, Teodorico Pedrini, Cassiano Beligatti, Giacomo Leopardi, Antelmo Severini e Giuseppe Tucci. Nell’arco di quattro secoli hanno scoperto territori, popoli e nazioni orientali, che hanno poi descritto e fatto conoscere per la prima volta in occidente.
Sono stati geografi, storici, etnografi, matematici, astronomi, e linguisti che hanno elaborato i primi dizionari di lingue come il cinese e il tibetano, confrontate con lingue europee moderne.
Sono stati costruttori di relazioni durature tra la civiltà europea e la civiltà della Cina, Corea e Giappone; le civiltà dell’India, del Nepal e del Tibet, di tradizione induista e buddista. Alcuni, come Matteo Ricci, Teodorico Pedrini e Cassiano Beligatti erano stati spinti dal desiderio della evangelizzazione cristiana. Gli altri, Giacomo Leopardi, Antelmo Severini e Giuseppe Tucci sono stati studiosi ed interpreti di quelle civiltà.
Nella prima parte di questa esposizione vengono ricordati simboli e parole chiave delle civiltà della Cina e dell’India, confucianesimo, taoismo, induismo e buddismo. Temi sui quali i nostri orientalisti hanno richiamato per primi l’attenzione e avviato il primo proficuo confronto con analoghi concetti della nostra civiltà.
In tal senso, promuovendo la reciproca
conoscenza, essi hanno infranto barriere, sciolto sospetti e dissolto paure.
Essi hanno mostrato per sempre che a dividere gli uomini non sono gli oceani, i fiumi o le impervie catene montuose, ma l’ignoranza, e perciò la diffidenza e il desiderio di sopraffazione.
Essi hanno anche mostrato e valorizzato i naturali fondamenti comuni tra le civiltà, come la nozione di amicizia, umanità e carità tra gli esseri umani, comuni all’antica cultura greca e latina, al cristianesimo, al confucianesimo, all’induismo e al buddismo.
Rivelando e sottolineando queste intuizioni comuni del genere umano, i nostri orientalisti sono stati costruttori di pace e hanno perciò meritato la nostra eterna gratitudine.
Realizzazione di 4 video documentari per il percorso museale permanente “Specola dei Mondi d’Oriente”, di un video introduttivo ai “Percorsi Ricciani” e di un video reportage dell’inaugurazione della mostra.
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Realizzazione foto allestimento ed inaugurazione.